Origano: quando raccoglierlo e come conservarlo al meglio

Pianta aromatica e medicinale dalle radici antiche, l’origano conserva le sue proprietà solo se raccolto e trattato nel momento giusto

Un antico rimedio a portata di mano

L’origano (Origanum vulgare) non è solo un insaporitore da cucina. È una pianta perenne mediterranea dalle note proprietà antisettiche, antinfiammatorie e digestive, usata sin dall’antichità anche come infuso o olio essenziale. Ma per ottenere benefici reali, il momento della raccolta è fondamentale.

Il tempo giusto per la raccolta

La fase più ricca di principi attivi corrisponde al periodo appena precedente o all’inizio della fioritura, quando le foglie sono ancora tenere ma sature di oli essenziali. In Italia, ciò avviene in genere tra giugno e agosto, a seconda della zona climatica.

Meglio evitare di raccogliere dopo forti piogge o con la rugiada ancora presente, perché l’umidità può compromettere l’essiccazione. Il momento ideale è la mattina, con tempo asciutto e stabile.

Come si raccoglie correttamente

Si tagliano gli steli interi con forbici o cesoie ben affilate e pulite, a circa 5–10 centimetri dalla base. Non è necessario strappare la pianta: tagli netti favoriscono la ricrescita e prevengono infezioni. I rami raccolti vanno subito legati in mazzetti piccoli, in modo che l’aria possa circolare facilmente.

Essiccazione: l’arte della pazienza

L’origano non si conserva fresco a lungo. Per mantenere intatte le proprietà, è preferibile essiccarlo all’ombra, in luogo ventilato, asciutto e lontano dalla luce diretta del sole.

Si appende a testa in giù, o si stende su griglie, per circa una settimana. Quando è completamente secco, si possono sbriciolare le foglie e separarle dai rametti.

Conservazione: il nemico è l’umidità

Il prodotto essiccato va riposto in barattoli di vetro scuro o opaco, ben chiusi e conservati in luogo fresco. Così trattato, l’origano mantiene aroma e principi attivi anche per un anno, ma è consigliabile usarlo entro 6–8 mesi per avere il massimo della qualità.

Usi tradizionali e attuali

Oltre che in cucina, l’origano può essere utilizzato in:

  • infusi: per favorire digestione e respirazione;
  • gargarismi: contro mal di gola (con infuso tiepido);
  • olio essenziale: ad uso esterno, diluito, per dolori muscolari o punture d’insetti.

Attenzione: l’olio essenziale puro non va mai ingerito senza indicazioni di un esperto, poiché può risultare irritante o tossico in dosi non controllate.


Questo sito web non dà consigli medici, né suggerisce l’uso di tecniche come forma di trattamento per problemi fisici, per i quali è invece necessario il parere di un medico. Nel caso si decidesse di applicare le informazioni contenute in questo sito, lo stesso non se ne assume le responsabilità. L’intenzione del sito è quella di essere illustrativo, non esortativo né didattico.

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Sara Palazzotti

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